antoniokasumi |
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| AHAHAHA, grazie Nobun, cercherò di non farvi aspettare molto, anche se sono parecchio incasinato con lo studio, ma non è certo una buona scusa perchè questo racconto mi viene parecchio naturale e quindi non ci perderei molto tempo a continuare la storia. Cmq hai ragione sulla punteggiatura, cercherò di migliorare. Rispondo alla tua domanda sotto spoiler... La nipote non ha propriamente intenzione di trovarsi un uomo, in particolare uno di LORO, cioè uno normale (anche questa è una citazione ad Heroes, in cui i normali vengono chiamati così). Il vecchietto, come tutti i nonni è sempre pronto a scherzare sui fidanzatini dei/delle nipoti. Per quanto riguarda il paragone del protagonista con Peter Petrelli dico che è azzeccatissimo, anche se il potere è leggermente diverso, perchè Petrelli assorbiva i poteri tramite connessione empatica (in pratica "sentiva" e riproduceva un potere come se fosse un sentimento, infatti, quando gli è stato insegnato a richiamarli senza il portatore originale nelle vicinanze, si scopre che ha bisogno di sentire quello che ha provato quando ha incontrato quella persona), mentre Jack assorbe i poteri attraverso questa sorta di "codice" contenuto nel campo energetico emanato da ogni "speciale". Caratterialmente sono un pò diversi... Peter è un tipo gentile e disponibile, Jack è falso a volte e non ha una grossa stima di se, infatti il fatto di avere un potere e di essere speciale lo cambierà profondamente. Il signor Smith ricorda un pò Matt Parkman, è vero. Ti ringrazio infinitamente per i complimenti, sopratutto quello sulla faccenda "prima persona", in cui mi sono impegnato parecchio per mantenerla prima e basta.
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