“…Sono molto belle, perché non le pubblichi?” “No. Sono imperfette, da rivedere. Sono incomplete.” “Capisco. Mi ricordi una persona...” “E’ una brutta persona?”
Sì. E’ una persona terribile, incapace di amare davvero, di aprire il proprio cuore a qualcuno. È come un’animale che si affeziona al territorio. Non ti amerà mai davvero. Ti starà vicino forse, e vi scambierete qualche coccola la sera. Ma amare, mai. Non fare lo stesso errore, o perderai tutto, cestinando progetti e sogni. Se seguirai il suo esempio, le incertezze diverranno certezze: sarai certo di vivere nell’angoscia del giorno dopo, nella paura delle paure stesse, nei dimenticatoio degli affetti e delle iniziative. Sarai certo di non vivere davvero, ma solo di sopravvivere, lamentoso. Non abbandonarti. Non scegliere di subirti. Questo è quello che gli avrebbe voluto rispondere. Ma, anche in quella occasione, fu codarda.
“Mmm no. È normale” “Capisco.” “Ti do una mano se vuoi. Le pubblichiamo” “Grazie.”
Carino anche questo, ma non sono d'accordo con quella forma di pensiero. I progetti ed i sogni sono soltanto nostri, solo noi ne siamo padroni e se iniziamo a farci influenzare da chi ci circonda, vuol dire che non siamo disposti a tutto pur di ottenere i nostri scopi. Il problema è nostro non di chi ci circonda.
Non si tratta tanto di scegliere come gestire i propri sogni quanto di lasciarsi aiutare attraverso i sogni di qualcun altro. Quando non hai di che sognare, cerchi di ottenere anche la minima soddisfazione nel sogno di qualcun altro, rivedendo te stesso e le disillusioni del passato. Non è una scelta, è così e basta.
E' impossibile non avere sogni, Lissa. Un'aspirazione per il futuro, un desiderio, qualcosa che smuove la NOSTRA anima, esistono fin da quando siamo piccoli. Attaccarsi ai sogni di qualcun altro è solo una scelta più semplice e più facile da eseguire. Si crede questo solo per due meccanismi di difesa chiamati rimozione e proiezione, ma nessuno al mondo è veramente disorientato interiormente. Sappiamo tutti ciò che vogliamo, solo che a volte fatichiamo a capirlo.
Questo è un racconto. Non ho mai detto che ciò che scrivo sia giusto o sbagliato. Sono pensieri. Ognuno è libero di interpretare le parole a modo suo, ma ti prego, non psicanalizzare i sentimenti degli altri...
No, Lissa mi hai fraintesa. Non ti ho dato la mia versione come dogma, ma come spiegazione alla frase che non condivido per niente:
CITAZIONE
Non è una scelta, è così e basta.
Appunto, come ben dici, non si giudicano i sentimenti degli altri quindi non si può stabilire che sia "così e basta". Cordialmente, mi sono sentita di spiegarti come funziona in questi casi la mente umana, poi libera di ascoltare (leggere, pardon) o meno. Sinceramente non ci guadagno nulla, se non uno scambio comunicativo amichevole (ed è solo questo che volevo fare, scusa se ti sono sembrata saccente). Quel "è così e basta" lo accetto se intendi che nel tuo racconto sia così, ma non lo posso proprio concepire se pretendi che sia così per tutti nella realtà. Spero di essermi chiarita.
Allora credo ci sia stato un malinteso in partenza perchè tutto quello che scrivo, compresi commenti alle vostre risposte che apprezzo davvero tanto, riguardano sempre il post stesso di cui si parla... sono visioni personali, non generiche.. e naturalmente non universali, ci mancherebbe Ho frainteso io il tuo modo di esporre l'idea... mi spiace. L'ultima cosa che voglio è rendere le mie idee dogmatiche ^^
Nella culla del nichilismo Urlando silenziosa risuonò ovattata nelle proprie viscere. Non un pianto né un lamento, nessuna carezza gioiosa.
L’eco dell’ego rimase soffocato; scelse di non voltarsi, di non svegliarsi, di non specchiarsi. Con un cammino spezzato, disarmonico, noioso sostituiva, una mattina di novembre, la poesia alla prosa.