Un mio incipit musicale

Di solito la roba che "compongo" la tengo per me anche perché di norma è tutta improvvisazione (e poi sono conscio dei miei limiti pianistici, anche se nell'audio che spedisco non si dovrebbero notare troppo ).

Condivido con voi questo piccolo incipit (poi vi spiego cosa intendo) ma non credo che metterò altra musica (anche perché il pianoforte è a casa dai miei e di norma non ho un pianoforte a disposizione dove abitulmente sto)

Cosa intendo per incipit.... quando improvviso mi vengono sempre robe diverse. A volte riesco a "fissare" dei "pezzi" molto brevi che di norma sono incipit che di volta in volta sviluppo in modo sempre diverso e al momento (e quasi mai in modo convincente).

Qui mi sono limitato a suonarvi uno di questi "incipit fissi" (uno dei miei preferiti) e ne ho dato una sorta di conclusione (sempre rimanendo all'interno dell'incipit) in modo che desse l'impressione di un brano fatto e finito (è brutto sentire un pezzo che si interrompe )

ecco a voi la registrazione:

http://nomeneditor.sourceforge.net/nobun-m...pit/incipit.mp3

Ti ringrazio... ma la mia tecnica è molto limitata... qui non si sente molto in altre cose si sente di più (specie quando mi "incespico" perché improvviso) ma prima di tutto suonando pezzi "miei" sono avvantaggiato perché non devo coordinarmi con la lettura di uno spartito.

Comunque è vero... è il pezzo più malinconico (anche se io compongo sempre e rigorosamente in tonalità minori ) ed è uno dei miei preferiti... ho evitato di farvi sentire qualcosa di più "incespicato ed improvvisato"

Guarda... non so se sono la persona giusta per darti consigli. Posso solo dirti come sono fatto io. Cioè.... io mi sono sempre rotto le scatole con scale e arpeggi o esercizi tecnici quindi non li ho mai studiati Piuttosto mi perdevo dietro pezzi impossibili senza riuscirci Insomma... non sono mai stato uno studente propriamente diligente

l'indipendenza delle mani si raggiunge comunque per gradi. Io all'inizio avevo una grossa difficoltà ulteriore perché la melodia si suona con la destra (ed io sono mancino) e sono arrivato paradossalmente negli anni ad avere la mano destra abbastanza "agile" mentre la sinistra è molto più "legata" (con la sinistra sono molto meno rapido ad esempio).

Io mi sono assestato su un certo tipo di accompagnamento (con la sinistra) che è una sorta di arpeggio (in questo pezzo però è radicalmente diverso perché è su note consecutive più che su arpeggi). Come primo esercizio potresti provare a suonare qualcosa con la destra e con la sinistra ad arpeggiarne l'accordo principale (es. scala di do -> do, mi, sol (se tempo composto) oppure do, mi, sol,mi (se tempo semplice)... ti viene sempre una cosa anche abbastanza gradevole da ascoltare

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Comunque le scale se hai pazienza sono un ottimo esercizio per "slegare" le dita... io non ho mai avuto pazienza.

E' bene farle su due ottave (se poi riesci a farle pure su 4 è l'ideale ma se hai una tastiera dubito tu abbia abbastanza tasti). Se ti limiti a fare maggiori prova a farle sia per moto retto che per moto contrario (se ci riesci)... non so quanti siano i tasti di tastiera però...

Anche le scale sono molto utili, specie per acquisire agilità... se hai pazienza continua comunque a farle

No anzi... fa piacere sentire le critiche costruttive


Si è molto facile che sia così
Non sono molto bravo a tenere il tempo ed in più io pure accentuo la cosa perché mi piace proprio variare la velocità all'interno di un pezzo. Ora in questo brano ho cercato di essere più regolare ... è che mi viene spontaneo "accelerarla" ma in realtà non deve essere suonata troppo veloce quindi cerco di "frenarmi"... quindi è ben possibile che non riesca a tenere il ritmo (poi dovresti sentirmi quando improvviso... l' è un vero putiferio a livello di "mantenimento del tempo" perché proprio assumo diverse velocità. quindi riconosco di avere questa pecca di fondo... anche se a volte è voluta )

Io poi non sono un musicista... l'ho sempre detto... non so suonare... sono più "compositore" (anche se le melodie direttamente sul piano come questa sono un po' più limitate di quelle che avrei in testa e che non riesco a mettere giù


C'è però anche una cosa voluta... quando passa in fase di alterazione c'è una breve esitazione con una successiva leggera accelerazione... quella parte è stata ideata così (per sottolineare la fase di tensione rispetto a quella suonata fino a poco prima).

Se ti riferisci ad altro... è semplicemente la mia incapacità ad essere "disciplinato" e a rimanere nel tempo


Grazie mille Milady