Sogni, viaggi astrali, esperienze extracorporee ed altro: discutiamone

Vero Jo, oltretutto quel livello di dettaglio che si ottiene nei sogni non è immaginabile in un pensiero casuale... Se immaginiamo una persona non ci sforziamo ad immaginare anche il contesto o lo sfondo in cui si trova, invece nei sogni è tutto dettagliato ed è impensabile che un tale dettaglio sia solo frutto della nostra mente che pensa.

Edited by Jotaro74 - 21/10/2011, 12:44

Caspita ho sempre pensato a questa teoria anche io
Anche perchè se ci fossero altri nostri io, come mai non ne abbiamo memoria e siamo a conoscenza solo di questa vita? Invece i sogni ogni tanto riescono a farsi strada nel nostro cervello...
Poi vabbph Freud smentirebbe tutto, ma è bello fantasticare

Io ci sono riuscito involontariamente a farlo una volta e mi sono visto sul letto dall'esterno del corpo, un'esperienza assurda.

Inquietantissimo... Ecco roba simile mi lascerebbe sconvolta.

In pratica a me le cose più strane accadono se faccio un sonnellino pomeridiano.
Ero appena arrivato a casa all'università ed essendomi alzato alle 5 e mezza di mattina per andare, decido di farmi 1 oretta di sonno sul divano. In pratica ho sentito come un brivido nel cuore del sonno e aprendo gli occhi mi sono accorto di stare ossevando me stesso che dormiva sul divano. La cosa più assurda è che ho visto il mio corpo aprire gli occhi e nello stesso istante mi sono ritrovato a vedere da quegli occhi, come se fossi stato risucchiato in un istante dal risveglio. Da allora ho provato a rifarlo qualche volta utilizzando quelle tecniche sul viaggio astrale, però non ci sono mai più riuscito...

Nella tua stessa situazione a me non è capitato mai
Comunque dev'essere ganzissimo, sarebbe bello se le nostre anime potessero svolazzare a piacere in questa maniera

Ricordo un assoluta e irreale assenza di suono, non sentivo nemmeno il mio respiro, probabilmente perchè non respiravo, ma era il mio corpo a farlo.
Io ho la mia teoria che per riuscirci bisogna andare a dormire non essendo stanchissimi, in modo da essere più vigili, quindi l'ideale sarebbe nel sonnellino pomeridiano. Inoltre bisogna essere tranquilli e sereni ed è da un pò di tempo che non lo sono, le donne mi fanno ammattire.

Ma... Se fosse stato semplicemente solo un sogno?

Potrebbe essere Danny, però avevo coscienza di trovarmi nel luogo in cui mi sono addormentato, vedevo tutto abbastanza nitidamente, me, il divano e gli oggetti della stanza, che erano posizionati come nella realtà e questo nei sogni non avviene, la disposizione dei luoghi conosciuti è sempre diversa.

Dici? A me capita di sognare le cose come sono invece, luoghi e persone nei dettagli
Voglio dire: alla fine il cervello elabora quello che conosciamo e a volte ci fa vedere quello che vorremmo dandoci la ferma convinzione che sia stata quasi la realtà. E' una forma di autoconvinzione... Potrebbe essere stato così, no? Del resto a te piacciono queste cose, quindi potresti anche esserti autoconvinto che fosse stato qualcosa di particolare quando in realtà era semplicemente un sogno!
Senza sminuire l'evento, è solo che ho studiato troppo Freud e mi ha segnata l'esistenza

Danny, mi ritengo un esperto di sogni, faccio addirittura l'interprete di quelli degli amici e ho letto Freud anch'io (e non sono d'accordo con lui su molte cose, prima su tutte che il sogno evita il principale pensiero della giornata, quando a me e all'80% delle persone che conosco non succede questo), ho paralisi notturne, allucinazioni, apnee e ti assicuro che non sono sogni. Oltretutto al tempo ero molto bravo a capire di stare sognando (capacità che ho perso quasi del tutto, anche sognando la cosa più strana credo di essere nella realtà). Altra cosa, la posizione del divano non era la solita, ma era stato spostato quel giorno stesso e io l'ho "sognato" nella posizione aggiornata, ma cmq questo non spiega nulla, potresti aver benissimo ragione tu Danny, anche se ho cominciato ad interessarmi al viaggio astrale dopo questa esperienza.

Veramente diceva proprio il contrario, Antò. Collegando il sogno agli studi sulla nevrosi, affermava che il sogno rielabora il pensiero principale della giornata (e non solo) attraverso il contenuto manifesto e quello latente (ed è quest ultimo che viene studiato). Altrimenti la psicanalisi non sarebbe valida e lui non si tirava di certo la zappa sui piedi da solo.
Fa anche una carrellata di esempi a riguardo in una delle sue opere (dovrebbe essere "Casi clinici e altri scritti", ma non ne sono certa).


Figurati, non intendevo dire che ti sogni tutto quello che vivi. Semplicemente abbiamo percezioni di ciò che non è vero a volte data dalla diminuita vigilanza dell'io. Eppure ci sembrano così reali che il nostro ES finisce per vincere su di noi


Sì, ma l'avevi visto spostato prima di addormentarti, immagino. L'hai semplicemente rielaborato nel sogno. Non capisco dove sta l'"incredibile"
Forse ho capito male io il discorso