La leggenda del drago azzurro (titolo provvisorio)

Ciao ragazzi. Vorrei provare a scrivere questo racconto ad espisodi anche se vi anticipo subito che non potrò garantire alcuna regolarità (per citare antoniokasumi... sarò una sorta di Miura ) ma spero che comunque la storia vi piacerà.
In questo intervento iniziale mi limiterò ad una breve introduzione sul racconto e qualche precisazione sullo stile narrativo che verrà adottato. Il primo episodio lo pubblicherò tra qualche giorno (devo ancora scriverlo )


Lo stile narrativo
La storia sarebbe pensata per essere un fumetto o una animazione, ma in disegno faccio assolutamente pena. La storia verrà quindi scritta sotto forma di sceneggiatura, dove quindi vi saranno pezzi che descrivono le "inquadrature" e gli ambienti proprio ad illustrare e spoiler (per ora) che si occupano della descrizione delle caratteristiche fisiche più peculiari di ogni personaggio principale la prima volta che entra in scena.
Credo che, nonostante il particolare stile narrativo (un po' schematico) penso e spero che si potrà comunque leggere agevolmente il racconto. Spero anche che vi piacerà essendo un racconto in un certo senso un po' "scarno"

La storia
Il racconto ha come protagonista un personaggio senza nome che per chiarezza descrittiva verrà indicato come [LUI] quando appunto toccherà a lui parlare.
Vi anticipo subito (ma verrà anche spiegato nel racconto) la ragione dell'assenza del nome: [lui] infatti è stato allevato dai draghi e cresciuto come uno di loro, pur essendo un umano. Nella storia i draghi non hanno un nome (nel senso che si chiamano tra loro in modo diverso) e quindi [LUI], come qualunque drago del clan, non ha avuto alcun nome.
Stesso stratagemma verrà adottato nelle scene in cui vedremo [LUI] dialogare con gli altri draghi (ogni drago verrà indicato come [padre], [fratello maggiore], [anziano saggio] etc etc).
In un fumetto l'assenza del nome non sarebbe un problema dal momento che basterebbe dirigere il fumetto rispetto al personaggio parlante... in una edizione "testuale" come la mia dovevo pur trovare uno stratagemma.
Non fatevi ingannare dal titolo (che si riferisce ad un passaggio della storia più o meno "centrale") perché la storia, nonostante il tenore del titolo, non è pensata come "una storia che fa sognare" ma piuttosto come una sorta di storia riflessiva.
NOTA IMPORTANTE: se durante la storia (quando si sarà arrivati ad un punto avanzato del racconto) vi verrà in mente un titolo alternativo che vi pare più idoneo di quello attuale, siete invitati a scrivere il vostro suggerimento.

Il Genere
Ho indicato Fantasy-Horror come genere, ma forse il racconto non rientra esattamente in nessuno dei due generi sopra menzionati.
Di Fantasy ha solo l'ambientazione (nel senso che, come suggerisce il titolo, vi saranno i Draghi che avranno un ruolo importante specie nella prima fase del racconto, e gli ambienti in cui vengono collocate le vicende non corrispondono a luoghi realmente esistiti) e di Horror ha solo una certa "crudezza" in alcune sue parti... ma non è un racconto destinato ad essere inquietante o a suscitare le coscienze. A racconto ultimato eventualmente potrete dire voi a quale genere meglio appartiene

Nota finale
Non dovete assolutamente aver paura di spezzare il racconto coi vostri interventi. Anzi... tante più persone interverranno a dire la loro (anche a commentare ogni singolo episodio) meglio sarà. Alla fine di ogni capitolo verrà indicato in fondo un link che punterà all'episodio successivo, permettendo quindi ad un lettore rimasto indietro di leggere gli episodi tutti d'un fiato dal punto in cui è rimasto (ovviamente il link sarà attivo solo dopo la pubblicazione effettiva del nuovo capitolo).
In fondo a questo primo intervento, invece, troverete i link a tutti gli episodi fino ad ora pubblicati (in modo che se vorrete riprendere la lettura da un capitolo specifico lo potrete agevolmente fare)



Elenco Episodi Pubblicati

Parte I: I capitoli del cammino dell'Uomo

Ep 01: lo straniero senza nome
Ep 02: Una nuova famiglia
Ep 03: La conquista del cielo
Ep 04: Il cacciatore di Draghi
Ep 05: Il dolore attraverso lo specchio
Ep 06: il cuore e la spada (parte prima)
Ep 07: ... (nulla ancora è stato scritto)

Edited by Nobun - 12/4/2012, 00:50

Vi era un tempo in cui i draghi vivevano in queste terre (1).
Un'epoca afflitta da una violenza senza fine, nonché intrisa di guerre e battaglie (2).
I Draghi erano continuamente braccati dall'uomo, poiché considerati una minaccia (3).



Parte I: I capitoli del cammino dell'Uomo

Ep. 01: lo straniero senza nome

La scena inizia in un piccolo villaggio. Vediamo questo piccolo villaggio letteralmente circondato da un gruppo di banditi armati ed intenzionati a far razzia di tutto. I Bambini stanno abbracciati alle loro madri e gli anziani cercano di proteggere i loro cari nonostante non ne abbiano più le forze. Apparentemente non si vedono uomini.
Una parte di questi mercenari trascina al centro del villaggio, tenendolo con una intreccio di catene, un drago rosso che cerca di dimenarsi

Bandito 1 (Capo dei Banditi): "Bene Bene... vedete quel drago lì? lo teniamo a digiuno da diverso tempo, così che, per sopravvivere, deve per forza mangiare ciò che gli diamo noi. Se non volete essere voi il suo pasto farete bene a darci tutto quello che volete. E per dimostrarvi che facciamo sul serio..."


Il bandito schiocca le dita. In corrispondenza di quel segnale altro bandito trafigge con la spada uno degli anziani che si erano messi come scudo per proteggere donne e bambini, senza però ucciderlo. Dopo di che lo prende con la forza, trascinandolo fino a portarlo al cospetto del drago rosso tenuto prigioniero


Bandito 2: "Vedete cosa succede a chi non ci ascolta? lo faremo divorare vivo. Forza, drago, eccoti finalmente un pasto"


Il drago rosso, però, sembra ancora semplicemente dimenarsi senza sputare fuoco né mostrando alcuna intenzione di divorare l'anziano ferito


Coro di banditi: "Mangialo, Mangialo, Mangialo ..."
Bandito 2: "Non potrai resistere a lungo senza mangiare. Lo so che vorresti far di tutto per combatterci, ma prima o poi dovrai cedere"


Il capo dei Banditi fa quindi un cenno con la testa. Subito dopo tale gesto, gli uomini che tenevano i capi della catena si mettono a tirarli con forza allonanandosi dal drago in modo da aumentare la stretta delle catene. Il drago quindi non si regge più in piedi e si accascia a terra


Bandito 2: "Ribellarti a noi non porta nulla, perché non puoi impedirci di fare quello che vogliamo"


Il secondo bandito quindi trafigge, questa volta mortalmente, l'anziano e poi con un calcio scaraventa il cadavere indietro, lontano dalla portata del drago


Bandito 2: "Vedi? Lo avremmo ucciso comunque ed avresti potuto mangiarlo. Ma visto che non ci hai obbedito dovrai ancora digiunare"


Improvvisamente si sente il rumore di una cerbottana ed il bandito (2) giace morto, colpito da un piccolissimo dardo avvelenato. Si scorge in primo piano una ragazza(1), che sembra essere arrivata di corsa, reggere in mano una cerbottana nera cercando di recuperare il fiato per colpire ancora.




Bandito 1: "Oh... hai osato eliminare uno di noi.. la pagherai cara. Uccideteli tutti! ...Ma lasciate la ragazza per ultima..."


Il folto gruppo di banditi quindi, armi in pugno, dà inizio alla strage. Le persone cercano di difendersi come possono e qualche bandito ci rimette la vita. Anche la ragazza, con la propria cerbottana, cerca di eliminare più banditi possibili. Ma i banditi sono troppi e le persone quasi tutte indifese. La strage ha quindi avuto il suo inevitabile esito. Vediamo infatti il villaggio disseminato dei corpi ormai esamini di tutti i suoi abitanti, eccetto solo la ragazza con la cerbottana nera. Vediamo quindi una immagine della ragazza che, paralizzata dal trauma, ha dipinto uno sguardo sconvolto.
Il Drago rosso, nonostante sia dilaniato dalla stretta delle catene, trova la forza di alzare per un attimo solo la testa e lanciare un forte e prolungato grido.
I banditi a stento sopportano il rumore, mentre la ragazza è troppo traumatizzata per rendersi conto di quello che le sta succedendo attorno.


la scena si sposta poco fuori il villaggio, vediamo di spalle una figura girare la testa nella direzione del grido del drago, Questa persona si mette a correre verso l'interno del villaggio.

La scena poi si sposta di nuovo all'interno del villaggio. Vediamo il drago nuovamente accasciare la testa che era riuscito a sollevare con fatica. La giovane donna ancora paralizzata dal trauma

Bandito 1 (con un sorriso quasi "demoniaco"): "Ed ora tocca a te"


Ma appena pronunciate queste parole una voce soggiunge improvvisamente


[LUI] (urlando): "Non muovetevi o farete una brutta fine"




Gruppo di banditi: (ride)
Capo dei banditi: "Ah ah ah... molto divertente. Ma guardati... sei da solo, e per giunta vestito come un buffone (si riferisce a quel "coso" strano sulla spalla destra ndr)... cosa credi di poter fare?"


Senza proferire una parola [Lui] si avvicina al Drago rosso. Il drago rosso riesce in qualche modo a rialzarsi trascinando quindi coloro che tenevano i capi della catena. Il drago quindi si alza imperioso guardando [lui], apparentemente come se volesse attaccarlo



Bandito 1: "Ah quanto pare ti sei deciso a fare qualcosa di utile, Drago. Uccidilo pure e mangiatelo, se ti va"


Ma, mentre [lui] si avvicinava il drago il drago abbassava lentamente la testa... fino ad appoggiala sulla spalla sinistra di [lui]. [Lui] appoggia una mano sopra la testra del drago come in una sorta di abbraccio


[lui] (sottovoce): "resisti ancora un po'... ti ho trasmesso un po' della mia energia... ora non dovresti più sentire i morsi della fame e dovresti sentirti meglio. Non ti preoccupare... ora è tutto finito"
[lui] (gridando): "liberateli... il Drago e la ragazza... liberateli immediatamente"


Bandito 1: "come osi darmi ordini? Uomini... non abbiate pietà e fatelo fuori... e già che ci siete uccidete pure il Drago... non ci serve a nulla un drago che non ci ubbedisce e che si fa addomesticare dal primo straniero che incontra"


Vediamo quindi i banditi sfoderare le spade e cominciare ad attaccare [lui], ma anche (un gruppo più esiguo) il drago incatenato. I fendenti diretti al drago però non sortono effetto alcuno. Anzi... il corpo del drago sembra completamente invulnerabile ai fendenti, ed infatti tutte le lame che lo colpiscono si spezzano.
Nel fattempo i banditi che attaccano [lui] si vedono via via cadere sotto i fendenti della sua spada, all'inizio nessuno riesce a colpirlo, ma ad un certo punto il numero dei banditi sembra accrescere ed attaccarlo in massa. In quel momento [lui] pianta allarga il braccio come se volesse tirare un fendente, ma rimane immobile.
I fendenti colpiscono [lui] che apparentemente non fa nulla per difendersi, ma le lame, anziché lacerare il corpo di [lui] si spezzano.
A questa visione i banditi si sentono terrorizzati e la loro spavalderia lascia il campo ad un generale panico. [Lui] allora, senza perdere tempo, usa la spada contro tutti i banditi fino a che non rimane in vita solo il capo, preso dal panico.
[Lui] quindi libera il drago dalle Catene e, nel frattempo, la ragazza sembra essersi ripresa dallo shock e si mette ad urlare contro il capo dei banditi che la prende in ostaggio.



Bandito: "Eh Eh... Ora se non mi lascerete via libera io ucciderò questa ragazza"


Nemmeno il tempo di terminare, che [lui], molto velocemente, colpisce il capo dei banditi a mani nude riuscendo a liberare la ragazza. Il drago rosso poi, con un volo si erge sopra di tutti e lancia una fiammata letale contro il bandito. La ragazza poi si precipita ad abbracciare [lui]




Ragazza: "Grazie... grazie mille, straniero. Mi hai salvata. Ti prego... dimmi il tuo nome"
[Lui]: "Nome? non ho mai avuto un nome, per mia fortuna"
Ragazza: "Tutti abbiamo un nome... il mio è Lionore"
[lui]: "Tutti gli uomini forse avranno un nome... ma dovresti avermi visto combattere... io non sono propriamente un essere umano..."
Lionore: "Non mi importa... ti prego... portami con te... non mi è rimasto nessuno"
[lui]: "Forse non hai capito. Pur essendo nato come umano io sono a tutti gli effetti un drago. E gli umani hanno da sempre paura dei draghi"
Lionore: "Io non ho paura di te... mi hai salvata. Vorrei venire con te, non ho paura di incontrare i draghi"
[lui]: "Un drago non può mai abbandonare chi è in difficoltà. Se proprio ci tieni a venire, non te lo impedirò"


[lui] quindi guarda verso il drago rosso


Drago: "Grazie per avermi salvato"
[lui]: "In un certo senso siamo fratelli... anche se sei un drago rosso sei sempre uno di noi"
Drago: "E' bastato uno sguardo per capirlo... sei un Drago nero, vero? Lo so che tra Draghi neri e Draghi rossi ci sono sempre stati dissapori, ma abbiamo sempre vissuto in un rispetto reciproco. Ultimamente però è successo qualcosa di strano e vorrei parlartene"
[lui]: "Cosa intendi dire?"
Drago: "Ultimamente ho visto sempre più draghi rossi comportarsi stranamente! E' vero... noi draghi rossi, a differenza vostra, siamo stati sempre molto più irruenti ed aggressivi, ma molti dei miei simili hanno cominciato ad attaccare villaggi umani senza alcuna spiegazione. Ho provato a parlarne al mio clan. Purtroppo non hanno voluto credermi, ma sono sicuro che qualcuno è riuscito a trovare il modo di controllare le menti di noi draghi rossi, e non credo abbia in mente nulla di buono. Poiché non hanno voluto credermi hanno deciso di attribuirmi il massimo disonore per un drago: avere in dote un nome. Un drago che ha un nome è un drago che deve essere riconosciuto per il tipo di biasimo ricevuto. Il mio clan mi ha dato il nome di "Liar" proprio a sostenere che io stessi mentendo"
[lui]: "mi piacerebbe poter fare qualcosa, ma il tuo nome può essere cancellato solo dal tuo clan. Però ho notato anch'io qualcosa di anomalo e voglio crederti. Come sai però, Liar, sono costretto a chiamarti per nome in virtù delle regole della società dei Draghi... non possiamo depurarti dal disonore"
Liar: "Lo capisco... ti chiedo solo di portarmi dal tuo Clan. Sono sicuro che voi draghi neri, da sempre noti per la vostra saggezza, saprete ascoltarmi come la mia gente non ha voluto fare"
[lui]: "certo... ti condurrò dalla mia famiglia"
Lionore: "aspettatemi, voglio venire anche io. Dopotutto mi hai detto che non puoi abbandonarmi, non è vero?"
[lui]: se proprio ci tieni, puoi venire...


[lui], il drago rosso (liar) e la ragazza (Lionore) partono quindi alla volta del rifugio del clan dei draghi neri.


Fine episodio


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--> Episodio 2

Edited by Nobun - 27/6/2011, 08:49

Critica apprezzabilissima. E' sempre apprezzabile un intervento costruttivo come il tuo. In effetti l'approfondimento psicologico dei vari personaggi in queste fasi iniziali è (e probabilmente sarà) assente. Tranquillo comunque, gli approfondimenti psicologici sui personaggi non mancheranno (nei momenti giusti).
In questa fase ho scelto di proposito di non far trasparire alcun pensiero del protagonista (che comunque è un umano, seppur sui-generis... si ritiene un drago perché è allevato dai draghi... e comunque molte cose che appaiono ora misteriose verranno spiegate più in là nella storia) anche in una prospettiva di evoluzione narrativa. Ovvero preferisco approfondire poco a poco il rapporto tra i due protagonisti man mano che prosegue la narrazione. Diciamo che questa "chiusura" e "scontrosità" del personaggio principale (che si traduce proprio in questa volontà di non far trasparire nulla) avrà già una parziale spiegazione nel prossimo episodio.

Ps grazie per i complimenti

Oddio... a dire il vero non volevo minimamente ispirarmi a KenShiro, ma se dite voi che è molto simile vi credo (non mi stupirei troppo avendo adorato quell'anime. Ho visto le due serie per intero almeno 4-5 volte l'una). L'associazione con Fary Tra il è sicuramente casuale, perché non l'ho mai letto (e mi metterò a leggerlo, se potrò, solo dopo la fine del racconto... non vorrei scoprire che le cose che ho ideato non siano originali ).
Però sono convinto che a racconto ultimato troverete la storia troppo diversa rispetto a quella di kenshiro.

Passiamo alle altre vostre osservazioni. Come ha detto giustamente antonio ho cercato di descrivere al meglio le espressioni cercando di non essere troppo prolisso onde evitare di rompere lo stile narrativo e lasciare anche un po' di spazio al lettore. E' però vero che nella scena di cui tu parli, cara Milady, mancano completamente delle descrizioni più dettagliate.
Sulla battaglia sono stato un po' vago perché non conosco la teoria della lotta né le arti marziali e visto che sono un pochino puntiglioso volevo evitare di scrivere troppe bischerate. Tieni presente (se può servirti del disegno) che, essendo io mancino, quando mi immagino un personaggio impugnare la spada ovviamente me lo immagino tirare i fendenti di sinistra. Cosa che potrebbe creare non pochi problemi all'illustratore di turno (solitamente destrimano).

Se ce la fai a fare un breve elenco delle scene che andrebbero meglio descritte, magari vedo di aggiungerci una sorta di postilla su messaggio separato come "appendice all'episodio" dicendo come mi ero immaginato io determinate scene (ma sono cose non vincolanti per un eventuale illustratore). Hai fatto bene a segnalarlo. E' ovvio che io cerco di far scorrere il più possibile il racconto, ma con questo la sceneggiatura può effettivamente risultare carente.


In effetti questa scena è parecchio importante e va descritta meglio. Appena mi segnali anche gli altri passaggi da chiarire magari vedo di precisare ogni dettaglio trascurato nella "postilla al primo episodio"

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Comunque ragazzi apprezzo tantissimo i vostri spunti. Tenete presente che la storia è molto in corso d'opera. Sebbene gli "eventi principali" sono stati decisi, il racconto può mutare anche radicalmente a seconda dell'ispirazione del momento. Anche le vostre osservazioni sono utili a chiarirmi le cose che devo scrivere poi.

Vi faccio un esempio su questo primo episodio (premetto che il concetto di questo racconto risale a diversi anni fa ma non ho mai provato a metterlo su carta). All'inizio pensavo che il protagonista arrivasse nel villaggio per X motivi e salvasse un bambino (non una ragazza) per un parallelismo pieno rispetto anche alla storia del protagonista. Però, pensando poi che una parentesi romantica ci potrà stare ancora meglio e quindi ho sostituito il bambino con una ragazza. Il drago rosso manco doveva esserci. Mentre scrivevo l'episodio mi è venuta l'idea per dare anche una spiegazione razionale sul perché il protagonista giunge al villaggio, dandomi anche la possibilità di spiegare fin da subito un elemento importante (l'esistenza di due specie diverse di draghi, i draghi neri e i draghi rossi, che hanno aspetti caratteriali completamente diversi).


L'elemento psicologico sarà assolutamente fondamentale, ma la scansione di tale aspetto volevo fosse graduale senza spoilerare troppe cose in modo involontario. In realtà il fatto che ci siano così poche parole è comunque voluto ...nel senso che la ragazza è disperata. E' grata al suo salvatore, ma non le è più rimasto nessuno. Vuole seguire il protagonista, ma per ora non sa nemmeno lei il perché. Sull' iniziale distacco del protagonista (e questa sua volontà di non dare confidenza alla ragazza) volevo darne una spiegazione più avanti, ma mi avete fatto ripensare alla struttura del prossimo episodio.

Quello che succederà sarà fondamentalmente diverso dalla idea iniziale... in tal modo sarà possibile cominciare a far apprendere meglio questa cosa per ora lasciata in sospeso.
Stavo in particolare pensando di fare così (metto in spoiler perché quello che scrivo rappresenta sostanzialmente quasi la sintesi estrema del contenuto del prossimo episodio così come l'ho pensato anche alla luce delle vostre osservazioni)

Anche se odi far la maestrina mi sembri molto portata nello spiegare le cose
Guarda... tutte queste osservazioni a me non fanno altro che bene. La scelta di scrivere il racconto sotto forma di sceneggiatura è anche dettata dalla consapevolezza che non sono molto bravo a scrivere un racconto in cui si susseguono anche molti dialoghi.

Questa è la prima volta che provo ad abbattere una barriera e mettere su carta un racconto vero e proprio, quindi è anche la mia prima sceneggiatura. Sconto quindi una inesperienza di fondo, e quindi la tua esperienza in materia (avendo già fatto l'esperienza di disegnare sceneggiature altrui) non la vedo assolutamente come una pignoleria gratuita, ma invece come un utile insegnamento.

Diciamo che in linea di massima, nella maggior parte delle scene che hai descritto, la realizzazione in un modo piuttosto che in un altro non mi crea particolari problemi, quindi la libera interpretazione ci sta benissimo. Ad esempio cos' come hai interpretato le varie scene o vignette (seppure alcune parzialmente diverse da come me l'ero immaginate io) secondo me rende molto bene.

Magari l'unica cosa, con riguardo all'esempio che mi hai fatto in fondo, è che mi hai fatto notare che c'è solo una cosa importante in quella prima tavola. La dimensione delle immagini che io ho indicato è solo una delle possibili, ma la tavola può essere divisa come il disegnatore preferisce in modo che possa gestire lo spazio nella maniera più a lui congeniale anche in considerazione del suo tratto di disegno. L'unica cosa importante che dovevo specificare è che le immagini della introduzione devono stare su una unica pagina separata dall'inizio della storia. Quella introduzione deve occupare una intera pagina, a cui poi segue una pagina col titolo della parte (parte I: etc etc) e a seguire poi le tavole che riguardano il primo episodio.
Questo perché l'introduzione è una cosa a parte dal racconto, e quindi meglio separarla otticamente.

Cosa che invece ci tengo a descrivere meglio è quell'abbraccio tra i due protagonisti. Sebbene il dialogo tra i due, in questo primo capitolo, deve rimanere così scarno, però questa parte è importante realizzarla ed idearla con precisione... entro qualche giorno modifico quella parte dell'episodio con uno spoiler aggiuntivo che descriva precisamente quel tipo di abbraccio. (comunque ad esempio io ho detto capelli ricci, ma il disegnatore può disegnarli pure lisci i capelli di lei... l'importante è che sia fedele la riproduzione dei tratti caratteristici di [lui] che infatti ho cercato di descrivere al meglio... il perché dell'importanza di certi particolari apparrà evidente a storia avanzata)

Ti chiedo in anticipo una cortesia, Milady. Visto che il prossimo episodio (quando trovo il tempo di scriverlo) sarà più in linea con il tenore generale del racconto (tendenzialmente statico, a parte alcuni capitoli molto dinamici come il primo), le scene di descrizione delle varie espressioni più importanti saranno maggiori. Ti chiedo fin da ora la cortesia di evidenziarmi eventuali scene troppo vaghe nella descrizione (perché alcune immagini sarà importante averle descritte in maniera precisa, quindi se l'osservazione cadesse su una di queste io potrei avere la possibilità di correggerle). Ti ringrazio in anticipo ^^

Una cosa più come il primo che come il secondo... nella mia idea sono molto lunghi. Comunque poiché il disegno ed i tratti del volto sono anche molto personali di chi disegna, questo aspetto è meno importante. Quello è che è importante è che in qualunque scena l'occhio destro di [lui] sia sempre coperto completamente dai capelli. Come si può intuire (ma come si capirà meglio nel corso della storia) lui quell'occhio proprio non ce l'ha.

Comunque finalmente (dopo molto tempo) riesco a farmi vivo. Ho provato ad inserire una descrizione sull'abbraccio del primo episodio. Fammi sapere se ti sembra abbastanza chiaro. Informo che ho avuto parecchi casini, ma sono comunque riuscito già a scrivere una buona parte del prossimo episodio. Forse per la prossima settimana riesco a finirlo e pubblicarlo.